lunedì 29 novembre 2010

Il Cielo del Mese - Dicembre 2010

Volevo porre alla vostra attenzione un servizio gratuito dell’Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica), ovvero AstroChannel: è un palinsesto TV ideato per essere mandato in loop (ciclo) nelle varie sedi Inaf e liberamente fruibile sul web. Il progetto comprende anche Urania, già citato in un mio precedente intervento. I contributi inoltre possono essere visionati singolarmente mediante l'indice sulla parte destra della schermata, molto utile in quanto ci permette di non aspettare tutto il loop del palinsesto per tornare a guardare un contributo di nostro interesse.
Dato l'inizio del mese di Dicembre imminente, mi è sembrato opportuno pubblicare il contributo dell'Osservatorio Comunale "G.D. Cassini" di Perinaldo (IM) il quale si occupa degli eventi astronomici del prossimo mese.
Detto questo, non mi resta che augurarvi una buona visione (aspettando i Cieli Sereni e bui)!



sabato 27 novembre 2010

Playlist - α Night Lights

Per coloro i quali, come il sottoscritto, non disprezzano un accompagnamento musicale alle loro sere/notti sotto le stelle, propongo questa playlist da mettere sul proprio lettore mp3:

Bliss - Overture
Korean Symphony Orchestra - Libertango
Deepak Chopra ft. Demi Moore - Desire
Oliver Shanti - Sacral Nirvana
Enya - Carribbean Blue
Ryan Farish - Cry no more
Urpi Perù - Pan pipes
Hans Zimmer - Chevaliers de Sangreal
Nicos - Secret Love
Lino Cannavacciuolo - Segesta
John Kaizan Neptune - Golden Lotus
Tulku - Anni Rose
Frederic Chopin - Nocturne 20 in C# minor (arranged for orchestra)


Buon Ascolto! (ormai i Cieli sereni si sono dati alla macchia!)

mercoledì 24 novembre 2010

Urania - Notiziario di Astronomia e Astronautica


Mentre guardavo su Youtube un po' di filmati sulle eclissi solari e lunari, mi imbatto in questo fantastico (è dir poco) notiziario astronomico. Come si legge dal loro "manifesto" pubblicato sul sito:

"In Urania non troverai termini incomprensibili o noiose spiegazioni. Lo stile è immediato così come il linguaggio, vicino al tuo modo di essere e adatto ai nuovi mezzi di comunicazione. Merito anche del continuo scambio di opinioni con il pubblico, che da anni segue le nostre iniziative di divulgazione e didattica dell'Astronomia."

Sento brillarmi gli occhi: INPUT ASTRONOMICO! Preso dalla foga, mi connetto immediatamente al canale e noto ben 169 video già postati: a quel punto ero in preda all'estasi mistica!
Vi lascio l'ultimo video postato: Notiziario del 19/10/2010.

Buona visione e... cieli sereni! (Sì, lo so! In questo periodo i cieli sereni sono un miraggio!)





domenica 21 novembre 2010

Costellazioni e Mitologia: Orione vs Toro?

L'ultima (e ahimè lontana) volta vi ho accennato il mito di Orione, il bellissimo gigante, e visto che non vi ho detto tutto è da questo che riprendo la trattazione.

Aldebaran a partire da Bellatrix e dalle Pleiadi
Iniziamo con l'identificare la costellazione del Toro a partire da quella di Orione:
partendo da Bellatrix, la stella all'apice destro di Orione, tracciamo un segmento che la unisce alle Pleiadi. A metà strada troviamo una brillante stella arancione: è Aldebaran, una supergigante arancione detta anche "Occhio del Toro"
Orione, seppur con un mito di tutto rispetto, occupa una posizione di secondo piano nella mitologia greca; allora perché consegnare a tale personaggio la costellazione padrona del cielo invernale? Perché non uno tra i più famosi Achille, Giasone, Teseo o Aiace?
Orione e Toro raffigurati in Stellarium





Orione è di solito rappresentato inginocchiato, rivolto verso la costellazione del Toro tenendo con una mano uno scudo o una pelle di leone e brandendo con l'altra una clava. Chi non conoscesse il mito di Orione metterebbe le due costellazioni in stretto legame (non commettendo errore commenteremo alla fine di quest'articolo).

Equinozio di Primavera nel 4380 a.C.
Focalizziamo la nostra attenzione sulla costellazione del Toro:
"Era stata creata in Mesopotamia nel 4380 a.C., quando l'equinozio (di primavera, ndr) cadeva in questa porzione di cielo (vedi Precessione degli equinozi, ndr). Era dunque la costellazione che inaugurava allora l'anno zodiacale (vedi immagine a lato, ndr); sicché evocò il simbolo di un'energia primordiale e celeste, tant'è vero che in sumero la si chiamava GU.AN.NA«toro del cielo» oppure GU.SI.DI, «toro conduttore»: animale sacro alla divinità lunare (che era maschile) oppure suo simbolo" (cit. Alfredo Cattabiani, Planetario, Oscar Saggi Mondadori).

GU.AN.NA, il toro celeste sumero, riporta all'Epopea di Gilgamesh e precisamente alla Tavola IV. Cosa accade in quest'opera alla Tavola IV?

Gilghamesh - Fonte Flickr
In sintesi Gilgamesh, re di Uruk, e Enkidu, suo fedele amico, avevano fatto da poco ritorno in patria dopo aver sconfitto il mostro Humbaba nella Foresta dei Cedri. Viste la sua grande impresa e le sue abilità come guerriero, Ishtar (dea della bellezza e della fecondità, ma anche della guerra e della distruzione) gli propose di essere sua sposa, ma Gilgamesh sdegnosamente rispose:
"Che cosa ti dovrei dare in cambio dopo averti posseduta? Io potrei darti olio per il corpo e vestiti, potrei darti cibo e sostentamento. Ma come potrei procurarti cibo adatto per gli dèi? Come potrei procurarti bevande adatte per i re? E poi, mia dea, a quale dei tuoi amanti sei rimasta sempre fedele? Quale dei tuoi superbi fidanzati è salito al cielo? Tutti li hai lasciati vivere in mezzo alla difficoltà, abbandonandoli dopo averli usati. E per quanto mi concerne, sì, tu mi amerai, ma poi mi riserverai lo stesso trattamento!"
Ishtar - Fonte Flickr




Ishtar, offesa da tali parole, si recò dal padre An, il dio-cielo, al quale chiese di concederle GU.AN.NA, il toro celeste portatore di siccità e carestia, minacciandolo con le seguenti parole: "Mi dirigerò nelle regioni infernali, solleverò i morti che divoreranno i vivi, e i morti supereranno in numero i vivi!". An acconsentì alla richiesta pur di mantenere l'ordine tra la vita e la morte.
Il Toro Celeste piombò furente su Uruk seminando terrore e morte; nonostante la sua forza e la sua furia, Gilgamesh ed Enkidu riuscirono ad ucciderlo e, strappatagli una coscia, la scagliarono su Ishtar in segno di disprezzo.






Da quanto detto si comprende che in realtà Orione è la rinominazione greca della costellazione sumera Gilgamesh, di fatti la costellazione prende il nome Orione solo dal 425 a.C. in poi.
Alla prossima e... cieli sereni!