venerdì 31 dicembre 2010

Come leggere le previsioni di Seeing di MeteoBlue

A tanti sarà capitato di cercare le previsioni di seeing su meteoblue e a tanti sarà capitato di chiudere la finestra dopo 5 minuti con l'amarezza tipica della sconfitta e della frustrazione (come è capitato anche al sottoscritto, mea culpa)! Da questo preambolo, passiamo ai fatti.

COME SI LEGGONO LE PREVISIONI DI SEEING DI METEOBLUE 
Dopo esserci collegati al sito www.meteoblue.com, passiamo a selezionare la nostra città.
Utilizzando lo script nell'immagine, scrivere la propria città; se non è presente nell'elenco non scoraggiatevi: scrivete il nome di una località limitrofa, dopodiché, se questa è presente nell'elenco, sulla destra apparirà un'applet di Google Maps 
dalla quale potrete selezionare,trascinando l'indicatore, le coordinate della vostra località.
Dopo aver selezionato la vostra località date un click su "Previsione per le coordinate selezionate".
 Ed infine date un click su "Seeing" e vi apparirà il seguente grafico:
Commentiamo le voci presenti sulla colonna sinistra in modo da capire che informazioni danno:
  • Time (CET): CET è l'acronimo di Central European Time, ovvero è l'ora del Meridiano di Greenwich aumentata di un'ora (UTC+1).
  • High Clouds (%).  Rappresenta la percentuale di copertura delle nubi alte (altezza oltre gli 8km); da Wikipedia: sono le nubi più fredde, composte essenzialmente da cristalli di ghiaccio che le rendono traslucide; dalla loro disposizione si può sapere la direzione del vento in quota (perpendicolarmente alle strisce, verso la direzione delle gobbe); sono caratterizzate del prefisso "cirro-".
  • Mid Clouds (%).  Rappresenta la percentuale di copertura delle nubi medie (altezza da 4km a 8km); da Wikipedia: sono essenzialmente composte da gocce d'acqua o da un miscuglio di gocce d'acqua e cristalli di ghiaccio. Sono caratterizzate dal prefisso "alto-".
  • Low Clouds (%).  Rappresenta la percentuale di copertura delle nubi basse (altezza da 0km a 4km); da Wikipedia: sono essenzialmente composte da gocce d'acqua. Quando le nubi basse giungono in contatto col terreno si parla di nebbia. Sono caratterizzate dai prefissi e suffissi "nembo-" e "strato-".
  • Seeing Index 1. Non tiene conto della copertura nuvolosa percentuale, pertanto un buon seeing index  1 non è perciò equivalente a cieli completamente sereni. E' relativo alle correnti d'aria di bassa quota e alle turbolenze termiche al livello del suolo. I valori spaziano da 1 (pessimo seeing) a 5 (ottimo seeing).
  • Seeing Index 2. Anche questo non tiene conto della percentuale di copertura nuvolosa. E' relativo alle correnti d'aria di media quota e, rispetto all'Index 1, da più peso agli effetti delle fluttuazioni di densità dell'aria; è quidi più adeguato per indicare lo "sfarfallio dell'astro" causato delle turbolenze. I valori spaziano da 1 (pessimo seeing) a 5 (ottimo seeing).
  • Seeing arcSeconds. E' la stima del Disco di Seeing sul piano focale. Per maggiori informazioni leggere questo word.
  • Jet Stream (m/s). Tiene conto dei flussi d'aria con sezione relativamente piccola che fluiscono velocemente a circa 11 km dal suolo. Un getto di bassa velocità favorisce l’accumulo di nuvolosità d’alta quota peggiorando il seeing stesso. Un jet  troppo veloce aumenta la turbolenza meccanica peggiorando ancor di più il seeing. Una velocità maggiore di 35m/s normalmente corrisponde ad un seeing cattivo, così come velocità inferiori ai 5m/s.
  • 2m Rel. Hum. (%). E' l'umidità a 2 metri dal suolo relativa alle coordinate geografiche selezionate.
  • Bad Layers Top/Bot (km). E' relativo a turbolenze di carattere ascensionale (vedi Corrente Ascensionale). Letteralmente significa "Strati Cattivi" e sono i valori dell'altezza in km dello strato superiore e di quello inferiore della zona interessata dalla turbolenza ascensionale. La  previsione  dei  bad  layers  consente  agli  astronomi  di  stimare  quale  sarà  la  forza della turbolenza e se potranno essere al di sopra degli strati otticamente peggiori qualora si trovino ad operare sulle zone montane. 
  • Bad Layers K/100m. Indica la variazione della temperatura (espressi in Kelvin) ogni 100m in altezza per la zona interessata dalla turbolenza ascensionale.
C'è da dire che meteoblue non sempre centra il bersaglio, fatto da attriburie non alla non adeguatezza dei modelli fisico-matematici utilizzati, bensì alla vasta mole di variabili che entrano in gioco; dopotutto quando si parla di meteo si parla più di astrologia che di astronomia!
      A scanso di equivoci relativi al copyright riporto le fonti dalle quali ho tratto informazioni per redigere l'articolo:
      fonte 1; fonte 2; fonte 3; Wikipedia.

      Cieli Sereni!

          mercoledì 29 dicembre 2010

          Adattare una webcam ad un telescopio con portaoculari da 31.7mm

          La webcam utilizzata è una Logitech C120 acquistata in una nota di catena di negozi di informatica. Vediamo ora come adattarla al nostro telescopio con portaoculari da 31.7mm ; elenchiamo quello che di cui abbiamo bisogno:
          • una Logitech C120;
          • un paio di portarullini (uno da applicare alla webcam e uno per la minuteria);
          • un cacciavite di precisione a stella;
          • un cacciavite di precisione a taglio;
          • un coltello;
          • un rotolo di nastro isolante.
          Foto 1
           1) Con il cacciavite di precisione a taglio sollevate il tappino in gomma sul lato della webcam.
          Foto 2
          Foto 3












          2) Con il cacciavite di precisione a stella estrarre la vite dal foro, come nella Foto 2.
          Foto 5
          Foto 4












          3) Estrarre il guscio lucido, come nella Foto 4.
          Foto 6
          Foto 7












          4) Aprire l'involucro della webcam.
          Foto 8
          5) Estrarre prima il dischetto in plastica attraverso il quale si regola il focus dopodiché svitare la lente.
          Foto 9
          Foto 10













          6) Tagliare delle striscioline di nastro isolante, sovrapporle ed infine applicarle sul componente contrassegnato come D1 (ovvero il led che resta acceso quando la webcam è in funzione).
          Foto 11
          7) Ora viene il bello: rimontare la webcam. Prendere la metà sinistra (con l'obiettivo rivolto verso di voi) dell'involucro e inserire la parte elettronica dal lato del "taglietto" che si vede nella Foto 11 sul chip, sotto l'obiettivo sulla sinistra.
          Foto 12
          8) Riposizionare nelle loro locazioni il pulsante e il filo con interfaccia USB.
          Foto 13
          9) Chiudere l'involucro, reinserire la vite all'interno della propria locazione e avvitarla.
          Foto 14
          10) Reinserire il guscio lucido.
          Foto 15
          Foto 16










          11) Tagliare il fondo del portarullini (non è un problema se il taglio non è dritto).
          Foto 17
          12) Tagliare quattro pezzi di nastro isolante di cui uno più corto degli altri e applicarli sul portarullini sul lato del tappo, come nella Foto 17.
          Foto 19
          Foto 18











          13) Applicare il portarullini alla webca, fissarlo con il nastro isolante avendo cura di posizionare l'obiettivo circa sull'asse di rotazione del portarullini e che il pezzo di nastro isolante più corto vada  vicino al pulsante della webcam, in modo da non toccarlo. Fissare ora il tutto con un altro pezzo di nastro isolante come nella Foto 19.
          Foto 21
          Foto 20











          Questo è il risultato. In uno dei prossimi interventi posterò un po' di immagini fatte con la webcam in questione. Cieli sereni!

          domenica 26 dicembre 2010

          Autocostuzione di un filtro solare con un foglio di Astrosolar

          Vista l'imminente eclissi solare del 04 gennaio 2011, mi sono preparato a dovere acquistando da Ottica San Marco un foglio A4 di Astrosolar col quale poter osservare l'eclissi col mio telescopio (sempre se Giove Pluvio ci fa la grazia!)
          In questo intervento spiegherò come costruire un semplice filtro con materiali  facilmente reperibili. Procediamo!
          Foto 1
          Nella Foto 1 ci sono gli oggetti che ho utilizzato:
          • Forbici
          • Cucitrice
          • Scotch
          • Righello o Riga
          • Metro da sarto
          • Matita
          • Guanti in lattice
          • Vernice spray
          • Colla vinilica
          • Foglio di Astrosolar (ovviamente!!!)
          • Cartoncino (tipo Bristol) 
          • Compasso
          Un consiglio: leggete prima tutto l'articolo per capire i passi da seguire.
          Foto 2

           Nella Foto 2 c'è il contenuto del pacco inviatomi da Ottica San Marco.
          Foto 3
          Gli opuscoli  in Foto 3 sono in cartocino rigido formato A3 pigato in due, pertanto ho utilizzato questi per realizzare il filtro.
          Foto 4
          1) Ho tagliato in due il foglio lungo la piegatura.
          Foto 5
          2) Ho unito i due pezzi di cartoncino lungo il lato corto con lo scotch come in Foto 5.
          Foto 6
          3) Tracciate una linea parallela al bordo ad una distanza di 1.5-2 cm da quest'ultimo, personalmente ho utilizzato il righello per segnare i 2cm dal bordo e il metro da sarto per tirare la linea.
          Foto 7
          4) Tracciate un'altra linea sempre parallela al bordo ad una distanza di 10-11 cm.
          Foto 8
          5) Tagliate il cartoncino lungo la linea a 10-11cm dal bordo come nella Foto 8.
          Figura 9
          6) Adattate il cartoncino lungo il diametro dell'apertura del vostro telescopio, avendo cura che i bordi lunghi del cartoncino combacino.
          Foto 10
          7) Tracciate una linea lungo il bordo, dove il cartoncino si sovrappone come nella Foto 10.
          Foto 11
          8) Fissate con lo scotch e provate ad inserirlo sull'apertura del telescopio: 
          • se non entra o è troppo largo, tagliate lo scotch e riprovate a prendere le misure;
          • se entra abbastanza e non è troppo lasco passate al prossimo punto (N.B. il "cilindro" deve restare nella sua locazione senza traballare anche se il telescopio viene urtato, pertanto fate le prove tenendo presente anche questo: se casualmente il vostro telescopio viene urtato e cade il filtro mentre stiamo guardando la nostra bella eclissi? Non ci voglio nemmeno pensare!).
          Foto 12
          9) Dopo aver preso le giuste misure, con la cucitrice spillate dove il cartoncino si sovrappone lungo il bordo opposto a quello dove abbiamo tracciato la linea a 1.5-2cm dal bordo come nella Foto 12.
          Foto 13
          10) Realizzate dei "dentini" ad intervalli di circa 2cm tagliando verticalmente al bordo fino alla linea tracciata in precedenza come nella Foto 13.
          Foto 14
          11) Posizionate il cilindro con i "dentini" rivolti verso l'esterno sul cartoncino che vi è avanzato (che avrete preventivamente piegato in due; se non vi è chiaro lo capirete poco più avanti) e tracciate su quest'ultimo delle linee in modo che tutti i "dentini" risiedano all'interno del quadrato che state tracciando.
          Foto 15
          12) Tagliate ora lungo 3 dei 4 lati del quadrato in modo da avere due quadrati affiancati con un lato in comune (nella Foto 15 non si vede ma spero di essermi spiegato, altrimenti vi sarà più chiaro nel seguito dell'intervento).
          Foto 16
          13) Su questo cartoncino con il compasso (o con il tappo del vostro telescopio) tracciate una circonferenza con diametro uguale a quello del vostro telescopio.
          Foto 17
          14) Effettuate dei tagli al centro della circonferenza tracciata in modo da far entrare le forbici e tagliate lungo la circonferenza.
          Foto 18
          15) Otterrete ciò che è rappresentato nella Foto 18 (con questa foto spero abbiate capito il discorso fatto ai punti 11 e 12).
          Foto 19
          16) Riposizionate il "cilindro" con i "dentini" aperti sul cartoncino come in Foto 19 e spillate con la cucitrice su ogni "dentino".
          Foto 20
          17) Otterrete come risultato ciò che è raffigurato nella Foto 20.
          Foto 21
          18) Con la vernice spray verniciate la struttura ottenuta e lasciate asciugare (3-4 ore).
          Foto 22
          19) Quando la vernice è asciutta, posizionate la struttura sul vostro tavolo come nella Foto 22.
          Foto 23
          20) Adagiate il foglio di Astrosolar sulla struttura.
          Foto 24
          21) Tagliate la parte superflua come nella Foto 24 e spillate lungo il bordo più esterno avendo cura di NON TENSIONARE TROPPO IL FOGLIO DI ASTROSOLAR in modo da non creare microlesioni al foglio stesso (gli avvallamenti non influiranno sulla visuale).
          Foto 25
          22) "Chiudere" la struttura e spillare con la cucitrice agli angoli come nella Foto 25.

          Abbiamo realizzato il nostro filtro in Astrosolar. Il risultato è il seguente:











          Edit ore 11.03 del 27/12/2010: Dopo aver realizzato la struttura non ci resta che controllare che IL FOGLIO DI ASTROSOLAR SIA INTATTO: il grassetto, la sottolineatura e il colore rosso non vogliono essere una sorta di terrorismo psicologico per quanto concerne le osservazioni solari, ma è comunque una precisazione che va fatta dato che per un astrofilo gli occhi sono TUTTO!
          Se il filtro in Astrosolar è forato ci sarà ovviamente un passaggio di luce non filtrata, causata o da una non adeguata aderenza del rivestimento in alluminio, o da trazioni causate dalla realizzazione del supporto, oppure da un decadimento del foglio stesso.
          Cosa causa questa luce solare non filtrata? In soldoni, nel caso di osservazioni prolungate le radiazioni Ultraviolette non filtrate potrebbero causare (condizionale dovuto alla non certezza dell'evento in questione) un offuscamento permanente della vista che passa sotto il nome di cataratta; nel caso di sporadiche osservazioni il pericolo è minimo.
          Vi consiglio caldamente di leggere questa discussione su Coelestis e questa discussione su Forum Astrofili Italiani per capire di cosa stiamo parlando.
          Come procedere in tal caso? Seguendo il consiglio di giovanni bruno in una discussione sul forum Coelestis, bisogna trovare un nastro isolante che, se messo in controluce, non lascia passare la luce solare (per sicurezza utilizzare più strati) e posizionarlo dove si notano dei microfori sull'Astrosolar.

          Cieli Sereni e buona osservazione!